L’Amministrazione Comunale di Coreglia Antelminelli ha recentemente dato avvio a un percorso che porterà alla redazione del Piano per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A), strumento di programmazione obbligatorio in Italia per gli edifici pubblici (L. 41/1986) e per gli spazi urbani (L. 104/1991) che ha lo scopo di valutare le iniziative da intraprendere per garantire la massima accessibilità agli spazi e ai luoghi pubblici del Comune.
La Regione Toscana ha peraltro rafforzato il quadro normativo con la recente l.r. 60/2017 ” Disposizioni generali sui diritti e le politiche per le persone con disabilità”, perseguendo – fra le varie finalità di tutela – anche quella di “regolare l’attività dei soggetti pubblici e privati diretta a eliminare situazioni di rischio, di ostacolo o di impedimento alla mobilità e fruibilità generale derivanti da barriere architettoniche e sensoriali” (art.1, comma d)
Ma che cosa si intende per ACCESSIBILITÀ?
In termini generali, l’accessibilità si riferisce alla capacità di un ambiente di permettere a ogni individuo, indipendentemente dall’età, dal sesso, dal background culturale, e dalle abilità fisiche, sensoriali o cognitive, di vivere in maniera autonoma. Essa abbraccia tutte le dimensioni delle attività umane, l’utilizzo di beni materiali e le interazioni con elementi intangibili, come la comunicazione, i servizi, i processi decisionali e quelli partecipativi. L’accessibilità è un concetto profondamente connesso al tempo, poiché nel corso della vita è probabile che ciascuno di noi si trovi ad affrontare situazioni in cui la propria indipendenza varia. Ad esempio, si pensi ai bambini, alle donne in gravidanza, ai genitori con passeggini e agli anziani.
Il processo partecipativo
Il P.E.B.A pur esprimendo conoscenze tecniche e specialistiche, deve essere considerato anche come un’esperienza di socializzazione e di partecipazione degli abitanti ai destini della propria comunità.
La possibilità da parte dei Comuni di avvalersi della collaborazione delle associazioni a tutela dei disabili più rappresentative sul territorio per l’elaborazione dei piani è prevista dalla LR Toscana 47/1991 (art.9 c,8). Opportunità di coinvolgimento degli abitanti nei processi decisionali sono incoraggiate, inoltre, dalla LR Toscana 69/2007 (“Norme sulla promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali”).
Il processo partecipativo “COREGLIA ACCESSIBILE” ha come oggetto il coinvolgimento attivo della comunità nella formulazione di strategie per l’accessibilità ai fini della redazione del P.E.B.A.
I risultati attesi mirano a:
- migliorare l’accessibilità per tutti e tutte, senza distinzioni
- migliorare la qualità della vita e aumentare l’attrattività del territorio
- rispondere a principi di equità sociale
Per far questo è importante la partecipazione di tutti i cittadini, in particolar modo di quanti ritengono di poter dare un contributo allo studio: abitanti stabili e temporanei, visitatori, turisti, gruppi di interesse, membri di associazioni locali o attive in servizi di comunità e socio-sanitari.
Con questo processo partecipativo si intende definire un esauriente quadro conoscitivo basato sull’analisi dei bisogni degli utenti, che sarà poi integrato in una fase successiva con approfondimenti e rilievi analitici dei luoghi. Conoscere e ordinare secondo criteri di priorità bisogni e desideri degli utenti è indispensabile per minimizzare le possibilità di errore e/o di errata interpretazione e anche per responsabilizzare coloro che intervengono, con il loro contributo di idee ed esperienze, nel processo decisionale.